22.8.06

[Melthar - Riflessi di un mago] primo intermezzo

"Di sicuro poco abbiamo, se non le tasse, la morte e la pioggia" usano dire i vecchi di Minur.
Non hanno tutti i torti, almeno per quanto riguarda le tasse patriarcali e la pioggia, così frequente nella regione del Teriador, da essere considerata una delle più piovose del meridione dell'isola.
Sulla morte invece io avrei qualcosa da ridire in merito. Morte è un concetto, una parola, che serve a determinare uno stato della materia, quando essa perde un significato, una forma, per assumerne un'altra.
E, nel bene o nel male, la forma che mi contraddistingue, o almeno che contraddistingue la forma mentale e spirituale con la quale io mi identifico, non è ancora morta, nonostante tutto ciò che mi è accaduto, nei mille e uno giorni di cui ho memoria.
Melthar... è l'ultima maschera che ho indossato e nella quale sento di dover tornare, per sfuggire a questa prigione, a questo limbo.
E' rimasto qualcosa da fare, nel passato... sì... iniziando dal più recente, dalla torre, dalla maschera nera, dai confratelli...

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